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Progetto RESTART: l'arterapia come strumento per ripartire dal proprio vissuto

Parte integrante del corso professionalizzante RESTART, realizzato con il supporto dell'8x1000 della Tavola Valdese, sono i moduli di avvio al lavoro che permettono di lavorare sulle cosiddette soft skills. Attraverso Silvia, terapeuta artistica diplomata all'Accademia di Brera diamo voce al primo modulo che partiva proprio dal potere terapeutico del fare creativo …



Il laboratorio come spazio di espressione di sé…


Il cucito e il ricamo possono essere usati per esprimere qualcosa di sé: diventano degli strumenti per comunicare un messaggio interiore. È stata proprio questa la proposta di Silvia, arteterapeuta e socia di Spazio 3R: «Questa attività è stata proposta come spazio di ascolto di sé, come spunto di riflessione per l'elaborazione di alcuni vissuti, spazio che, per qualcuno, può essere difficile trovare nella quotidianità». Il progetto RESTART, infatti, non è finalizzato solamente allo sviluppo di competenze sartoriali, ma anche all’acquisizione di soft skills utili in tutti i contesti lavorativi e in altri ambiti di vita.



La storia personale che si inserisce in un quadro comune…


La proposta è stata la realizzazione di un libro d’artista, «un'opera condivisa che ha avuto bisogno del contributo di tutte le partecipanti per essere creata», ci racconta Silvia. Per prima cosa le corsiste hanno osservato e individuato i materiali tessili che rappresentassero al meglio il loro sentire, e così sono passate alla realizzazione di una o più strisce di tessuto che raccontassero di sé attraverso il cucito e il ricamo. «Ogni striscia, ogni "storia", è diventata la pagina di un libro che racconta, senza parole, la storia del gruppo che ha lavorato insieme». Le sei partecipanti hanno lavorato in modo armonioso e hanno ricreato un clima di ascolto, rispetto e collaborazione.



Il laboratorio e le pagine che raccontano di sé…


In questa attività i vissuti personali vengono mediati dal processo artistico: «ad esempio», specifica Silvia, «uno strappo del tessuto può richiamare simbolicamente un'esperienza vissuta dalla persona come uno "strappo"», come può essere un momento difficile. Questa attività artistica ha infatti fatto emergere tematiche personali, che sono state poi condivise con il gruppo e si sono inserite infine nel “Libro d’artista” conclusivo. La copertina, infatti, è l’esito delle mani di tutte le donne e custodisce le loro storie personali.

Le partecipanti sono rimaste molto soddisfatte dell’attività e dall’opera finale: questo dimostra il potere del fare creativo e manuale, che ci fa entrare in contatto con le nostre parti più intime e ci fa soffermare su aspetti a cui solitamente non prestiamo attenzione.




Grazie al contributo di

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