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Julia e il suo primo lavoro

Spazio 3R è sempre più un luogo dove la formazione e l'inserimento lavorativo si incontrano. Da aprile ha iniziato il tirocinio curricolare Julia, giovane studentessa di moda presso ACOF Olga Fiorini a Milano. In questa intervista ci racconta quanto sia stato emozionante e importante passare da un contesto scolastico ad un ambiente lavorativo, dove competenze tecniche ma anche passione e legami con le altre sarte si intrecciano trasformandosi in qualcosa di molto di più di un tirocinio...



Raccontaci di te, come è iniziata la tua passione per la sartoria?


Sono Julia, ho 17 anni, sono brasiliana e abito in Italia da 4 anni.

Sono arrivata quando avevo 13 anni e ho fatto l’ultimo anno delle medie, mi sono quindi trovata subito davanti la scelta della scuola superiore. Ho optato per il geometra perché ho una grande passione per i disegni tecnici, dopo il primo anno ho notato però che in realtà non era quello che mi aspettavo. Successivamente quindi, attraverso un percorso con un’educatrice ho capito che la mia strada era quella della moda e sin da subito ero attratta soprattutto dalla parte tecnica dell’abbigliamento.

 

Cosa hai pensato la prima volta che sei venuta in laboratorio?


La prima volta che sono venuta in laboratorio da subito ero molto felice perché era la prima volta che mi affacciavo al mondo del lavoro fuori dalla scuola. Già dal primo giorno sono stata coinvolta nel lavoro in laboratorio, grazie al supporto delle altre sarte non sono mai stata con le mani in mano, mettendomi alla prova in tante attività diverse.

 

Cosa hai fatto durante il tirocinio? Cosa hai imparato?


Durante il tirocinio ho fatto un po' di tutto dallo stirare, al cucire, all'imbastire, così come sono stati diversi i prodotti che ho realizzato ed è probabilmente questa la cosa che ho preferito più di tutto. A ciò si aggiunge che tre pomeriggi a settimana seguivo i corsi di formazione dando una mano alle docenti: è stata una vera esperienza a 360 gradi.

 

Qual è la cosa più importante che hai capito durante questa esperienza?


La cosa più importante è stato capire come funziona il lavoro ed uscire dalla mia zona di confort. Ho capito cosa significa essere autonoma attraverso l’apprendimento di tante cose tecniche ma anche dal punto di vista personale, lavorare con donne più grandi di me. Col passare del tempo mi sono sentita sempre di più a mio agio, e pian piano il rapporto con le altre è andato sempre più crescendo.

Molte volte mi sono scoraggiata, ma le mie colleghe sono state dei veri angeli, per qualsiasi cosa potevo contare su di loro. Rania e Halima mi hanno fatto capire che a tutto c'è una soluzione, l'importante è non rinunciare.

Ho imparato a non essere dura con me stessa, perchè come mi è stato detto "se a fare una gonna ci vogliono 10 passaggi, ci saranno 10 piccoli errori all'inizio che con il tempo diminuiranno".


Una cosa è certa, da questa esperienza porterò con me tantissime cose e ringrazio Spazio 3R per questa opportunità, magari agli occhi degli altri può sembrare poco ma in realtà è stato un grande inizio per me. Ora nella mappa del mondo in laboratorio c'è anche il mio nome!







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