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Nuovi corsi di sartoria e modellistica base in collaborazione con Job Farm

Aggiornamento: 26 feb

Nuovo anno, nuovi corsi di formazione al via! È ripartito a gennaio un nuovo ciclo di corsi di formazione base di modellistica e sartoria per donne disoccupate o inoccupate, in collaborazione con Job Farm attraverso il programma GOL con i fondi del PNRR. Abbiamo chiesto alle partecipanti tra un cartamodello e l’altro, di raccontarci di questa esperienza...




Perché avete deciso di aderire a questo corso?


Kawthar dice di aver deciso di partecipare al corso per passione: ha una sorella sarta e voleva imparare ad usare la macchina da cucire che ha a casa. Anche Alessandra ha avuto un’esperienza simile: «Mi ha sempre appassionato cucire, mi piaceva. Vedevo mia nonna e adesso voglio fare i miei vestiti».

Daniela invece ha già lavorato nell’ambito del tessile, però si occupava principalmente della fase di taglio: «Mi mancava la parte della confezione: non ho mai potuto dedicarmi a questo perché facevo altro, il mio ruolo era diverso». Questa importanza di apprendere nuove competenze spendibili nel mondo del lavoro viene sottolineata anche da Federica.

 

Cosa vi aspettavate da questo corso prima di iniziarlo?


Tutte le partecipanti dicono che si aspettavano di imparare a cucire e di usare la macchina. Alcune però non pensavano che si sarebbero soffermate così tanto sulla creazione del cartamodello e di quanto questa fase sia importante: «Non avrei immaginato di fare una cosa del genere, è stata una bella esperienza, una bella sorpresa» (Kawuthar).


 

Cosa state imparando di nuovo?


«Il cartamodello non l’avevo mai preso in mano», ci dice Daniela, e Kawuthar aggiunge che non si aspettava che ci fosse così tanta matematica.

Federica e Alessandra rispondono: «Non avevamo mai messo mano su una macchina da cucire prima. Anche se sono le prime volte che lo facciamo quindi è tutto un po’ stortino, già l’horror vacui iniziale lo abbiamo un po’ abbattuto». A questo si aggiunge sicuramente la difficoltà di «capire gli step necessari per arrivare a quello che hai visualizzato prima», ci dice Alessandra.

 

Com’è stato il momento in cui avete provato a usare per la prima volta la macchina da cucire?


Kawuthar risponde dicendo che «c’era molta paura: la macchina è grande e le macchine industriali sono diverse rispetto a quelle casalinghe». Alessandra condivide e aggiunge: «avevo tanta paura nell’usare la macchina da cucire e quello mi frenava a fare progetti. Poi quando ho provato con l’industriale è stato bellissimo. Ora ho anche più fiducia nell’usare quella che ho a casa».

Per Federica, invece, «è stato liberatorio. Nel senso che già sai che non è una cosa facilissima, ma anche se non è proprio il risultato che volevi ottenere, comunque è liberatorio vedere che piano piano ci arrivi».




Quanto è importante che questa sia un'esperienza di gruppo?

Sono tutte d’accordo nell’affermare che il gruppo e le persone con cui sei è fondamentale per ottenere un buon risultato. «Diventa anche più leggero il lavoro», ci dice Daniela. Alessandra aggiunge: «ti confronti su quello che stai facendo». «Anche il fatto che ci sono momenti in cui hai un attimo di confusione, vedere che non sei l’unica ti aiuta, ti dà supporto», conclude Federica. Diventa un vero lavoro in team!
















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