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Immagine del redattoreSpazio 3R

Queen e Imo

Ci piace raccontare la ricchezza degli incontri che si vivono in laboratorio e le tirocinanti che fanno un pezzo di strada con noi sono una parte molto importante di questo percorso. Questa volta è il turno di Queen e Imo che si sono raccontate in questa intervista ...


Iniziamo dalle presentazioni…

Queen e Imo sono vengono entrambe dalla Nigeria ma da due regioni diverse dove il dialetto è diverso. Sono arrivate in momenti diversi in Spazio 3R, Queen ormai quasi 5 mesi fa mentre Imo a Maggio scorso.

«Ho deciso di venire qui perché mi piace molto cucire e ho l’opportunità di lavorare» ci dice Imo. Anche Queen, ha scelto di mettersi in gioco nella sartoria avendo già avuto esperienze in questo ambito quando era in Nigeria: «Quando sono arrivata la prima volta in Spazio 3R, nessuno mi ha dato l’impressione di essere “fredda”. Sono state tutte molto calorose e accoglienti. Non mi sono sentita un’estranea. Non capivo bene l’italiano e non riuscivo a comunicare con le altre. Non mi sentivo sicura nel parlare e avevo paura che le altre ridessero di me, però non è successo. Questo mi ha aiutato a imparare la lingua facendo, e se non pronuncio bene delle parole le altre ragazze mi correggono».

 

Cosa state imparando? Quali sono state le difficoltà maggiori?

«Stiamo imparando molto» dicono entrambe «in particolare l’uso della macchina da cucire industriale, come fare una cucitura dritta e a essere più precise».

«La cosa più complicata sono le misure», ci dice Imo. Queen aggiunge: «In Nigeria usiamo gli inches, mentre qui si usano i centimetri. È stato difficile capire questo sistema di misura e all’inizio sbagliavo molto. Ero molto confusa e non lo capivo proprio. Dopo un po’ di settimane, allenandomi sempre di più, ho imparato dai miei errori».

 

Come vi state trovando a Spazio 3R?

A questa domanda risponde Imo: «Mi piace molto stare qui. Lavoriamo insieme, siamo come una famiglia, siamo dello stesso colore. Se sto cucendo qualcosa e sto avendo problemi, chiedo a Rania, ad Halima e così via». Anche Queen ci parla di questo senso di “casa”: «Quando sono arrivata a Spazio 3R ero l’unica africana, all’inizio mi sentivo strana perché non c’erano altre persone nere, però sono stata accolta, mi hanno accettata, siamo come sorelle che lavorano insieme e devo confessare che mi sta piacendo molto trascorrere qui il tempo».





Cosa vi piacerebbe fare in futuro?

Imo risponde che le piacerebbe continuare a cucire o fare la modella. Queen dice: «Mi piacerebbe diventare una stilista. Vorrei entrare nell’ambito della moda e non vorrei rinunciare a questo percorso».

















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