È uno dei pilastri di Spazio 3R, alunna, poi tutor e una delle prime due assunte di Spazio 3R. A settembre dell'anno scorso è andata in maternità ed è rientrata questo settembre. In questa breve intervista le abbiamo chiesto come è stata questo ritorno.... Bentornata Rania!
Come è stato il tuo ritorno al lavoro dopo il periodo di assenza dovuto alla maternità?
Avevo due sentimenti contrastanti, da un lato non vedevo l'ora, dall'altra avevo paura di aver perso qualcosa...nel lavoro manuale la pratica è molto importante e non mi era mai capitato di stare lontano dalla macchina da cucire per più di qualche giorno. Ma i timori si sono subito sciolti, appena mi sono rimessa alla macchina mi sono resa conto di non aver perso nulla.
Desideravo tanto tornare a cucire i nostri prodotti e a realizzare nuovi progetti conto terzi.
Cosa ti è mancato di più?
Sicuramente mi mancava il laboratorio, il fatto di lavorare con le mani, per chi come me è sarta la manualità è molto importante. Ma poi quello che mi sono mancate sono le persone, le mie colleghe, tutte le professioniste e chi fa parte della nostra sartoria.
Com'è essere nel laboratorio ora come madre? Qual è il tuo desiderio per tua figlia e cosa ti piacerebbe trasmetterle attraverso il tuo lavoro?
La Rania di oggi è la stessa semplicemente oggi sono anche mamma di Melissa. Lavoratrice, sarta e mamma.
Spero di trasmettere a mia figlia l'amore per il fatto a mano. Vorrei fin da piccola insegnarle piccole cose, piuttosto che vederla davanti al telefono o a un computer. Mi è piaciuto tanto sapere che anche noi come Spazio 3R nell'ultimo anno abbiamo organizzato anche corsi di avvicinamento alla sartoria per bambini. Si parte dal piccolo per trasmettere questa arte e credo che possa essere molto educativo per i bambini di oggi.
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